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La storia

Storia del Circolo

In Italia la pratica del gioco del Golf ebbe inizio a Firenze nel 1889 grazie alla folta colonia inglese che realizzò un percorso di 18 buche sui terreni dei Principi Demidoff a nord della città.  Nel 1934 venne inaugurato il bellissimo percorso sulle colline alle porte del Chianti e fu fondato il glorioso Circolo del Golf dell'Ugolino che da allora rappresenta il Golf a Firenze.

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Storia sportiva

Oltre ad avere avuto tanti campioni tra i dilettanti ed i professionisti l’Ugolino ha ospitato numerosi Open Internazionali. 
Spicca su tutti l’Open d'Italia del 1983, il 40° per l'esattezza che rimane il più avvincente torneo che si sia mai svolto in Italia. Fu vinto da Bernard Langer in un appassionante play-off con Ballesteros e Ken Brown. Vi partecipò il gotha del golf internazionale di allora, oltre ai già citati Langer, Ballesteros e Brown giocarono sui fairway dell'Ugolino Greg Norman, Sam Torrance, Pinero, Canizares, Lyle oltre ai nostri Costantino Rocca e Baldovino Dassù. 
L'emozione ed il ricordo di quell'evento sono ancora vivi nei nostri Soci più anziani. Nel 2009, il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), come segno di riconoscimento per l’attività svolta nella sua lunga storia ha insignito il Circolo del Golf dell'Ugolino della Medaglia d'Oro al Merito Sportivo e ha consegnato al Circolo il vessillo olimpico. 
Inoltre, il Consiglio Direttivo della PGA Italiana ha incluso negli undici membri della Hall Of Fame del Golf Italiano ben tre grandi personaggi dell'Ugolino per rendere onore al contributo da loro dato allo sviluppo del Golf Italiano e per i grandi meriti sportivi conseguiti, essi sono: Baldovino e Federica Dassù e Franco Rosi.         

1 maggio 1983

Il 1 maggio del 1983 si giocava l'ultimo giro dell'Italian Open. Avendo appena vinto il Masters ad Augusta due settimane prima, Severiano Ballesteros era arrivato all'Ugolino come grande favorito. Alla buca 9, ultima buca in quell'anno, Seve era indietro di 2 colpi da e dall'inglese Ken Brown. La buca è un par 5 di 450 metri e per lo spagnolo era necessario un eagle per forzare il playoff.Con il secondo colpo Seve andò appena oltre il green.

Una larga folla si radunò a vedere l'approccio di Ballesteros. Dopo aver chiesto alla folla di far silenzio, Seve si preparò a giocare il colpo con il ferro 9. La palla andò a rotolare perfettamente fino a sparire nella buca tra le urla entusiastiche del pubblico.

Il playoff fu poi vinto da Langer. Una placca commemorativa è stata posta nel luogo da cui fu giocato il magnifico approccio.

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